Sul “centrodestra da reinventare”, la mia risposta al lettore Rino Cardellini pubblicata oggi a pag.24 del Sole 24 Ore
Gentile Guido Gentili,
va bene che Matteo Renzi è un panzer che tutto divora e/o azzera, ma è possibile che l’Italia non riesca ad avere un centrodestra normale, europeo ed eleggibile? Lei crede a una riedizione della solita alleanza (tattica) tra Forza Italia e Lega nord? Possibile che, leadership salviniana a parte, la parte destra dello scenario politico sia sostanzialmente immutata da più di vent’anni? Ci ha provato Mario Monti a fare qualcosa di diverso, almeno al centro. Ora ci prova Corrado Passera. Insomma, quando vedremo qualcosa di veramente nuovo e credibile sul fronte liberal-liberale, vista la grande novità su quello liberal-progressista?
Rino Cardellini, Settimo Torinese
Sì credo che Renzi (ultimo il caso dell’elezione del Presidente Mattarella) sia un panzer. E contro un panzer che fa politica ad una velocità fin qui sconosciuta un semovente che cade a pezzi – questo è oggi il centrodestra- non può nulla. Inutile rispolverare il passato, indietreggiare a vent’anni fa, quando un rampante Berlusconi s’inventò un’alleanza con la Lega di Bossi, gli ex missini di Fini e i nuovi centristi di Casini. Oggi una simile prospettiva non c’è più e prevalgono, appunto, tatticismi affannati sui quali Renzi maramaldeggia. Ritengo –nel contesto di una nuova legge elettorale, l’Italicum, fini qui votata anche da Forza Italia, che afferma una logica pienamente bipolare- che il centrodestra vada reinventato da zero, direi prima di tutto sul piano culturale. Con le idee nuove arriveranno anche le facce nuove e quelle vecchie, un misto tra ringhiosità di giornata, pensierini insulsi per i tg e sorrisi pre-stampati, se ne andranno. Però, parliamoci chiaro. Il primo a capirlo, che poi è l’unico che al momento potrebbe fare (e non fare) in concreto qualcosa, dovrebbe essere proprio Berlusconi, cioè il vecchio leader sulle cui fortune e rovinose cadute s’è prima affermato e poi disintegrato il centrodestra. Dubito che ne abbia la forza e la voglia. Non vedo neanche in giro giganti della strategia politica per un centrodestra credibile, “europeo ed eleggibile” come scrive lei. Monti ha sbagliato partita. Passera è molto ambizioso, punta a riunire sotto la sua bandiera il nuovo centrodestra liberal-liberista ma, solo per cominciare, non scalda i cuori (che alla fine vogliono dire voti). Salvini è sì un Matteo ma non è un panzer, e chissà mai se lo diventerà (e su quali basi , perché un “padanocentrismo” , ancorché smart, non porta lontano). Insomma, oggi il centrodestra è un deserto ed è un problema oggettivo, perché ad un sistema democratico maturo s’addice la concorrenza. Tanto più se in circolazione c’è un panzer.
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